L'esperienza
Vi presentiamo un itinerario attraverso un’area molto nota per il suo turismo invernale, con Arabba a farne da padrona, ma la cui vera anima sta nella storia e nella cultura del suo popolo. Andiamo alla scoperta della valle di Fodóm, un “enclave” nelle Dolomiti.
Per quale motivo abbiamo definito questo luogo “enclave”? Ci troviamo nella parte bellunese della Ladinia, una regione storico geografica popolata, per l’appunto, dai ladini. La nostra risposta va ricercata proprio in questi ultimi. La loro storia è molto antica e risale addirittura all’epoca romana, quando le popolazioni locali, non riuscendo a pronunciare in maniera corretta il latino, crearono questo nuovo idioma! Camminando per i borghi e incontrando la gente del luogo, potrete sentire l’unicità del ladino, che è anche riconosciuto e tutelato dallo stato italiano!
La lingua, tuttavia, non è l’unico tratto che distingue la cultura ladina. L’impronta del passato è rimasta e continua ad affascinare chiunque ne entri in contatto, grazie alla sua autenticità mantenuta lungo i secoli. L’artigianato e la cucina locale, i luoghi storici come Andraz e il suo castello e le miniere del Fursil, musei ricchi di reperti che ci fanno tuffare nella vita di un tempo. Insomma…chi più ne ha, più ne metta!
L’unica strada da percorrere è introdursi in prima persona nel mondo ladino, e il nostro itinerario è stato creato proprio con tale obiettivo. Vivi 2 giorni unici che ti riveleranno quanto la tradizione per queste persone e per queste località non significhi esclusivamente passato, ma anche presente e futuro.
Non vi resta che prepararvi e partire. Le valigie tenetele vuote…dovranno custodire i vostri ricordi e la consapevolezza che Fodóm non è solo una valle, ma molto, molto di più.
ATTENZIONE: questo itinerario può essere svolto nei minimi dettagli esclusivamente nei mesi di luglio e agosto, a causa dei periodi di apertura dei siti che visiterete.
In pillole
Itinerario
Ma lo sapevate che il ferro delle spade del grande imperatore Federico I Barbarossa veniva estrattoin provincia di Belluno? Ebbene sì. A Colle Santa Lucia, un piccolo paesino incastonato tra i più celebri e possenti massicci dolomitici, il Sacro Romano Impero ricavava il minerale per la creazione delle proprie armi bianche da utilizzare in battaglia. Qui infatti vi erano le Miniere del Fursìl, una serie di gallerie scavate per prelevare dai meandri del Monte Pore il prezioso “ferro agnello”, uno dei più pregiati al mondo! Il nostro viaggio parte proprio da qui. La visita all’interno dei tunnel è guidata e vi permetterà di capire la reale importanza di questo luogo per tutti coloro che vi esercitarono dominio.
Per il pomeriggio consigliamo la visita a Palazzo Chizzali-Bonfadini in centro a Villagrande di Colle Santa Lucia. Qui la comunità ladina autoctona ha allestito un museo per salvaguardare e allo stesso tempo far conoscere agli ospiti come voi l’importanza che ha questo patrimonio.
Cliccando ai link sottostanti, troverete le informazioni riguardo periodi e orari di apertura.
Indirizzo: Associazione Turistica Colle Santa Lucia; Via Villagrande, 57, 32020 Colle Santa Lucia BL (partenza visita miniere) – Istitut Cultural Ladin Cesa De Jan; Via Villagrande, 54, 32020 Colle Santa Lucia BL
Punti d’appoggio consigliati: Colle Santa Lucia, Selva di Cadore, Caprile, Alleghe, Rocca Pietore
Link utili: https://www.collesantalucia.eu/miniere-del-fursil/; https://www.istitutoladino.org/
Se durante il primo giorno siamo rimasti “ai margini” della valle di Fodóm, oggi si può dire che ci tuffiamo di testa!
Castello di Andraz
La vostra giornata inizia come mai potreste credere. Tra un tornante e l’altro, sbucate fuori dal bosco e davanti a voi appare, quasi cercando di imporsi in mezzo ai colossi che lo contornano, un castello, il Castello di Andraz.
Ora vi chiedo di sfruttare la vostra immaginazione. Vi trovate nel XIII secolo e siete all’interno della struttura. Ciò che vedete ha dell’incredibile: una cinta muraria contorna una torre alta decine di metri. Nulla di particolare a quanto pare, se non fosse che il tutto si erge su un enorme masso di roccia adagiato nella valle. Chi incontrate all’interno della fortezza? Starete sicuramente pensando a figure nobili, governatori o importanti personalità religiose. In realtà niente di tutto ciò era ospite del Castello di Andraz. Questa, infatti, era la casa di soldati e servi. I primi erano a protezione del vescovato di Bressanone, dato il vicino confine con la Serenissima, mentre i secondi tornavano qui per riposarsi dopo la dura giornata di lavoro nelle vicine e già nominate Miniere del Fursìl.
Arriviamo quindi alle funzioni del Castello di Andraz. Oltre ad essere un punto militare estremamente strategico (permetteva il controllo delle vie d’accesso a sud e a nord), ospitava anche la principale forgia per la lavorazione della preziosa siderite estratta dai giacimenti.
Insomma…un posto all’apparenza piccolo, ma che nasconde un passato di grande rilevanza militare ed economica.
Alla fine dello scorso secolo sono stati effettuati i fondamentali lavori di restauro, durati 15 anni e che oggi permettono ai turisti di accedere alle rovine di quest’antica roccaforte.
Indirizzo: Castello di Andraz; Località Castello, 7, 32020 Livinallongo del Col di Lana BL
Link utili: https://www.castellodiandraz.it/
MELF, alla scoperta dell’essenza ladina
Siamo sicuri che tra voi e voi stiate dicendo “Bella questa gita, ma che fine ha fatto il ladino?!”. Se abbiamo ragione, non dovete preoccuparvi, perché non ce ne siamo dimenticati!
Per il pomeriggio ci spostiamo a Pieve, il “capoluogo” della valle di Fodóm. In questo tipico paese di montagna, arroccato su un erto pendio, è stato allestito il “Museo Etnografico Ladino Fodóm”, un museo interamente dedicato al ladino di questa zona. Recentemente ristrutturato, esso dispone di 4 sezioni colme di oggetti, ognuno con un racconto del vissuto da trasmettervi!
Le sezioni sono così organizzate:
- La prima sezione dedicata ai ladini come società. Andrete alla scoperta dell’organizzazione comunitaria (dalle singole famiglie all’intero paese), degli usi e dei costumi e delle abitazioni tipiche;
- La seconda sezione dedicata alla flora, alla fauna e alla geologia del posto;
- La terza sezione dedicata alle attività praticate dai ladini, quindi agricoltura, allevamento e lavorazioni artigianali;
- La quarta sezione, purtroppo momentaneamente chiusa per restyling, dedicata agli avvincenti fatti storici che coinvolsero il territorio. Si va quindi dalla dominazione del Sacro Romano Impero fino alla Grande Guerra.
Per il 2024 è prevista la prima riapertura del museo dopo diversi anni di stop. Essa è programmata dal 30 giugno al 1° settembre, tutti giorni, dalle 15:30 alle 19:00, con possibilità di visita guidata il giovedì.
Indirizzo: Pieve di Livinallongo del Col di Lana, BL, Italia
Punti d’appoggio consigliati: Pieve di Livinallongo del Col di Lana, Arabba, Rocca Pietore
Link utili: https://www.castellodiandraz.it/it/museo-etnografico-ladino; https://www.facebook.com/MuseoLadinoFodom/
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