Le Terre del Custoza
Terre del Custoza è un partenariato di sei comuni, situati tra la città di Verona e il Lago di Garda e collocati sulle colline in cui si coltivano le uve che danno vita al vino Custoza. Sommacampagna, Bussolengo, Castelnuovo del Garda, Sona, Valeggio sul Mincio, Villafranca di Verona, sono un territorio unico, dove agricoltura, storia, architettura parlano la stessa lingua. Undici gli itinerari cicloturistici che portano in ciascun comune: www.terredelcustoza.com/it/esperienze/itinerari-cicloturistici/ I comuni delle Terre del Custoza fanno parte del Museo Diffuso del Risorgimento (MuDRi), un museo a cielo aperto fatto di campi di battaglia, sale espositive e monumenti, testimoni delle guerre per l’Indipendenza italiana. MuDRi: www.museodiffusodelrisorgimento.it/territorio-alto-mincio.html Percorsi in bicicletta: www.alltrails.com/it-it/members/percorsi-risorgimento
Valeggio sul Mincio
Valeggio sul Mincio è situata sulle colline moreniche tra le splendide città d’arte di Verona e Mantova, immersa nella Valle del Mincio, che ben si presta a lunghe passeggiate ed escursioni in bicicletta. Presenta importanti fortificazioni medievali, il Castello scaligero, il Ponte visconteo e la linea difensiva del Serraglio, che conferiscono ancora oggi al territorio suggestive visuali e panorami. Il vero fiore all’occhiello di Valeggio, inserito nella rete dei Borghi più belli d’Italia, è il piccolo centro abitato di Borghetto, sul fiume Mincio, dove il corso d’acqua e le storiche architetture si fondono in un vero quadro impressionista. La frazione di Salionze ha anch’essa importanza storica per l’incontro che avviene nel 452 tra Attila Re degli Unni e Papa Leone Magno, giunto da Roma per arrestarne le devastanti scorrerie; tale incontro viene rievocato ogni anno durante la sagra paesana a metà del mese di luglio. I piatti tipici valeggiani sono profondamente legati alla tradizione del territorio, con grande attenzione alla qualità degli ingredienti e alla loro genuinità. Tra questi, i famosissimi tortellini di Valeggio e alcuni piatti di pesce d’acqua dolce, come il luccio in salsa. In alcuni agriturismi e pastifici della zona è possibile vivere l’esperienza di imparare l’arte della preparazione dei tortellini.
Info e contatti: www.valeggio.com/proloco
Custoza
Frazione del comune di Sommacampagna, Custoza è conosciuta ai più per le due omonime battaglie, del 1848 e del 1866, che videro le colline costellarsi di truppe, giovani ragazzi che combattevano, da una parte per unire l’Italia, dall’altra per rafforzare l’impero austro-ungarico. Migliaia le vittime, di ambi gli schieramenti, che vennero sepolte in fosse comuni. Nel 1875 Don Gaetano Pivatelli, parroco di Custoza, chiese al Re d’Italia e all’Imperatore d’Austria di costruire un luogo che conservasse dignitosamente i resti dei caduti. Il 24 giugno 1879 fu inaugurato l’Ossario di Custoza, alla presenza del principe Amedeo di Savoia Duca d’Aosta e di rappresentanti dell’impero asburgico. Il monumento svetta sul colle del Belvedere, visibile da tutti i territori coinvolti dalla battaglia. Oggi l’Ossario di Custoza ospita un nuovo allestimento museale e multimediale del sito, con un linguaggio moderno e ricco di contenuti. Sono presenti elenchi, non esaustivi, di nominativi dei caduti qui custoditi, provenienti da tutta Italia, ma anche dai territori dell’ex Impero Asburgico.
Info e contatti: www.ossariocustoza.it – www.solferinoesanmartino.it/progetto-torelli/ricerca
Custoza è conosciuta anche per il vino bianco, che 50 anni fa ottenne la denominazione di origine controllata DOC, e per il Broccoletto di Custoza, presìdio Slow Food celebrato con una manifestazione dedicata nei mesi di gennaio e febbraio. Broccoletto di Custoza: www.broccolettodicustoza.it – www.prolococustoza.it
Sandrà
Passiamo da questa frazione del comune di Castelnuovo del Garda, per raccontare un’altra perla veronese, che qui è stata ben valorizzata e dove il visitatore può conoscerne qualche curiosità: il patrimonio della Scuola Campanaria Veronese.
A Verona, crocevia delle vie cardinali di comunicazione, l’arte campanaria esiste almeno dal VII° secolo e da allora la città ha rappresentato un’importante punto di riferimento nel mondo delle campane. Questo sia per numero e mole delle realizzazioni nel corso dei secoli che per l’indiscusso pregio acustico ed artistico dei bronzi locali, prodotti da una cinquantina di dinastie di fonditori succedutesi negli anni. Quasi a complemento di ciò, nei secoli, hanno coesistito diverse tecniche di suono delle campane, dal carillon (in gergo “campanò”), ai rintocchi ordinati, per finire al Sistema veronese. Quest’ultimo, sviluppatosi nel XVIII secolo presso la chiesa di San Giorgio in Braida a Verona, è l’unico metodo al mondo che permette di eseguire vera e propria musica mediante opportune rotazioni dei bronzi e viene tutt’oggi praticato nell’intera diocesi.
Nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea di Sandrà, è stato recentemente allestito un piccolo percorso espositivo, che illustra l’arte campanaria veronese (riconosciuta nel mese di dicembre 2024 come patrimonio Unesco) e, se siete fortunati, potreste assistere a qualche concerto tenuto dalle squadre campanarie della zona!
Info e contatti: www.scuolacampanariaverona.it – www.psandra.it
Scopri il Lago di Garda e il suo entroterra: www.lagodigardaveneto.com – www.funiviedelbaldo.it – www.terredelcustoza.com