Foto di Villa Almerico Capra detta La Rotonda (Vicenza) - Credit Latitud3s / Regione del Veneto
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Itinerario di 4 giorni

Foto di Villa Almerico Capra detta La Rotonda (Vicenza) - Credit Latitud3s / Regione del Veneto

Radici Vicentine. Dal genio del Palladio all'Altopiano, seguendo la strada delle tradizioni

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L'esperienza

L’itinerario è “compatto”, cioè si snoda in 60 km circa dal centro, non molto stancante, e ha il pregio di unire località e temi differenti, aiutando il viaggiatore delle radici sia a riconoscere i segni del passato, sia a capire cosa si cela dietro al successo del Made in Italy.

Si vive a Vicenza per conoscere il genio del Palladio e le ville, ma anche per ricordare i pellegrinaggi per la Madonna di Monte Berico. Ci si addentra poi nella zona di campagna e verso i monti, con cooking class, visite alla cittadina storica di Bassano, ai musei rurali, senza dimenticare i fiumi che tanta importanza hanno avuto in passato. Vista l’efficienza del sistema archivistico locale, è anche indicato un momento di approfondimento sulla ricerca della documentazione dei propri avi.

Il percorso potrà essere svolto in collaborazione con l’associazione Vicentini nel mondo, con le Pro Loco e con il supporto degli uffici di informazione e di accoglienza turistica.

In pillole

Palladio
Ville Venete
Pellegrinaggi
Case antiche
Bassano del Grappa
Navigazione sul fiume Brenta
Agriturismo
Cooking Class
Vicentini nel Mondo
Genealogia
Madonna Monte Berico

Itinerario

Il centro storico di Vicenza

Il nome dell’architetto Andrea Palladio è noto in tutto il mondo e un vanto per chi ha origini italiane. Camminando tra le strade del centro storico di Vicenza si possono trovare numerose testimonianze del suo genio architettonico, come la Basilica Palladiana e Il teatro Olimpico, edificati a fine del XVI secolo, con soluzioni e tecniche ancora eccezionali.

Indirizzo: Piazza dei Signori, 36100 Vicenza VI  e Teatro: Piazza Matteotti, 11, 36100 Vicenza VI 

Le Ville Venete dei dintorni

Anche a breve distanza, circa 20 km, dal centro storico del capoluogo berico possiamo ammirare numerosi esempi della civiltà delle ville venete, luoghi simbolo di equilibrio e perfezione architettonica, nonché gestione del territorio. Una di queste, progettata dal Palladio, è Villa Almerico Capra, famosa in tutto il mondo come “La Rotonda” e dal 1994 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Nelle vicinanze ricordiamo anche Villa Valmarana ai Nani, con lo straordinario ciclo di affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo.

Indirizzo: Via della Rotonda, 45, 36100 Vicenza VI 

Vicenza: la ricerca

A Vicenza è possibile soddisfare il desiderio di conoscere le radici della propria famiglia, ricostruendone la storia grazie alla consultazione degli archivi storici della diocesi, in parte digitalizzati con il progetto “Libri Canonici” e conservati presso la sede dell’Archivio Storico Diocesano,.

Accompagnati dal nostro genealogista di fiducia, si potrà effettuare una ricerca tra i registri dei battesimi, i registri delle cresime, i registri dei matrimoni, i registri dei morti e gli stati d’anime.

Indirizzo: Piazza del Duomo, 7, 36100 Vicenza VI 

La devozione

Tutto il Veneto è da sempre un terra dove i suoi abitanti sono molto legati alla religione, alla preghiera e alla devozione di santi. Uno dei maggiori luoghi di culto è il santuario della Madonna di Monte Berico, diventato dal XV secolo luogo di pellegrinaggi e processioni che risalgono il monte attraverso gli scenografici portici dell’architetto Francesco Muttoni.

Indirizzo: Viale Dieci Giugno, 87, 36100 Vicenza VI

La cucina: assaggiare e provare

Il pomeriggio sarà rilassante con visita ad un agriturismo situato nella campagna berica a circa 20 km dal capoluogo.

Si assaggerà come spuntino una fetta di polenta e il salume tipico vicentino, la sopressa DOP, e si assisterà a una lezione di cucina di un paio d’ore che prevede la realizzazione della tipica pasta locale, i bigoli, prodotti con lo storico torchio e un ragù “di cortile”, come da usanza delle campagne.

Indirizzo: agriturismo locale

Il centro città e il Ponte del Palladio

Per la cultura veneta il Ponte di Bassano, detto Ponte degli Alpini, è un luogo simbolo.

Progettato da Palladio, ha visto vicende dolorose nella prima e seconda guerra mondiale. Oggi è anche luogo di degustazione di grappe e altre specialità.

Il centro di Bassano poi con piazze, palazzi e osterie permetterà una passeggiata rilassante, guidati dai componenti della attivissima Pro Loco locale.

Da Bassano inoltre è possibile raggiungere e scoprire la fascia Pedemontana Veneta, il Monte Grappa e il fiume Brenta.

Per una passeggiata, scegliamo il Brenta...il Grappa?

I fiumi oltre a vie di comunicazione, possono essere vissuti e conosciuti attraverso esperienze sensoriali innovative e divertenti. Il Brenta, per la sua conformazione, consente ai viaggiatori delle radici di provare, con la guida di esperti sportivi,  l’ebbrezza di una discesa con la canoa o il rafting, o della visita delle grotte carsiche di Oliero.

Val la pena ricordare che qui si tiene nel mese di luglio una manifestazione unica, il Palio delle Zattere, manifestazione sportivo-storica-folkloristica, che, ha una duplice caratteristica: la “competizione” sull’acqua turbinosa del Brenta tra le squadre delle  diverse contrade, e il ricordo delle attività dei lavoratori (Zattieri) che portavano a Venezia- tramite il corso dei fiumi il legname delle foreste dell’altopiano di Asiago (o nel caso del Piave, dai boschi del Cadore). È un’attività unica e dà uno spaccato della vita rurale dei secoli scorsi.

La Pro Loco di Valstagna potrà seguirvi nell’itinerario e nella documentazione.

Indirizzo: Grotte di Oliero, Via Oliero di Sotto, 85, 36029 Val Brenta VI

Altipiano di Asiago e dei Sette Comuni

A circa 25 km da Bassano si arriva in una zona caratteristica delle Prealpi Venete: L’Altipiano di Asiago e dei Sette Comuni. Il luogo, oggi dedito al turismo e alla produzione di formaggi, grazie alla presenza di quasi cento malghe, ha vissuto “in prima linea” le distruzioni delle Grande Guerra. In quel periodo, ha dato origine – oltre alla migrazioni tradizionali – al cosiddetto “profugato”, con dispersione degli abitanti (di lingua cimbra) nelle pianure vicentine e in tutta Italia.

Tra gli elementi della ruralità storica, ricordiamo l’allevamento delle pecore, che producevano la lana utile alle aziende tessili che si sono sviluppate nella Pedemontana e che hanno permesso il primo sviluppo industriale locale.

Le guide dei Vicentini nel Mondo vi accompagneranno in questa passeggiata storica, insieme ai responsabili locali delle Pro Loco

Indirizzo:  via della Stazione 1 , Asiago

Lusiana e il Museo Etnografico

La casa Museo “Palazzon”, sede dell’Associazione omonima, del Museo diffuso di Lusiana è una riproduzione fedele e “affettuosa” degli ambienti rurali e delle tradizioni di fine ‘800 e ’900. Nel percorso museale sono state ricostruiti filologicamente gli ambienti di vita e di lavoro, con attrezzi dell’epoca, interessanti perché legati anche a particolari attività: la filatura, la preparazione dei pasti, la scuola. Da segnalare anche la cura nel mantenere viva questa esposizione e nel “raccontarla” al visitatore. È sicuramente un “museo vivo”. A poca distanza si trova “la valle dei mulini”, che ci riporta al mondo del lavoro di un tempo.

Indirizzo: Via VII Comuni, 12D, 36046 Lusiana VI

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