Il MIM Belluno – Museo interattivo delle Migrazioni – si prepara per vivere un 2024, anno del Turismo delle Radici, in modo sempre più accessibile, moderno e ricco di nuove esperienze.
Il Progetto Turismo delle Radici fa tappa anche nel bellunese, regalando un’esperienza senza pari ai connazionali residenti all’estero all’interno di questo museo interattivo dedicato alle migrazioni. Realtà museale unica in tutta la regione Veneto, propone un tuffo multimediale e sensoriale nella storia delle migrazioni del territorio, basti pensare che da l Veneto – nell’arco di un secolo di storia (dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento) – sono emigrati circa tre milioni di veneti.
L’Associazione Bellunesi nel Mondo, da sempre punto di riferimento per gli emigranti ed ex emigranti bellunesi di ieri e di oggi, si è costantemente impegnata nel divulgare e raccontare la storia delle migrazioni. Nel contesto del 2024, anno del turismo delle radici, sono in corso lavori di aggiornamento al MIM Belluno, con nuovi percorsi interattivi dove i protagonisti sono gli emigranti di ieri e di oggi.
Un Museo per tutti
Nel corso della sua decennale attività il MiM Belluno ha puntato anche all’abbattimento di diverse barriere architettoniche fisiche (e mentali). In primis dotandosi di un bagno accessibile ai disabili e di una pedana esterna per l’accesso alla stessa area museale; non da ultimo ha proposto due percorsi del Museo in LIS (Lingua Italiana dei segni). Inoltre il MiM Belluno si presenta in lingua italiana, inglese e portoghese.
Il valore della accessibilità nel turismo delle Radici.
L’accessibilità nei musei è un aspetto fondamentale che riflette l’impegno collettivo per un’arte e una cultura inclusiva. Musei come il MIM Belluno stanno mostrando la via, riconoscendo che ogni individuo, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche o sensoriali, ha il diritto di accedere alla ricchezza culturale e storica custodita in queste istituzioni.
Questi sforzi non solo permettono alle persone con disabilità di godere appieno dell’esperienza museale, ma arricchiscono anche l’esperienza collettiva, promuovendo una maggiore comprensione e apprezzamento della diversità umana. La storia delle migrazioni, come quella presentata al MIM, racconta di viaggi, sfide e trionfi umani che risuonano profondamente quando presentati in uno spazio accessibile a tutti. Rendere i musei accessibili non è solo un obbligo legale o morale, ma un passo verso una società più inclusiva ed empatica, dove la cultura e l’arte siano veramente per tutti. Il MiM Belluno, in questo, è all’avanguardia.